Sono 91 in più rispetto a quelle effettuate nel 2020 con l’incremento dei soci donatori, che per la prima volta hanno raggiunto quota 101
LA NAZIONE del 21 gennaio 2022
di Marco Corsi
Ben 2627 donazioni, 91 in più rispetto a quelle effettuate nel 2020 e incremento dei soci donatori, che per la prima volta hanno raggiunto quota 101. E’ un bilancio estremamente positivo quello 2021 della sezione Avis Montevarchi. Il presidente Raffaele Calafiore si è detto molto soddisfatto dei risultati raggiunti, per giunta in un periodo complicato come questo. “Come Avis voglio ringraziare tutti i nostri donatori per il tradizionale impegno e disponibilità dimostrata lo scorso anno nel compiere un gesto così importante come quello del dono del sangue. Siamo veramente orgogliosi di tutti coloro che, nonostante il Covid, i contagi e le quarantene, si sono impegnati a continuare la loro opera in questo triste contesto”. Calafiore ha ricordato che l’emergenza sanitaria sta provocando anche nel settore trasfusionale disagi dovuti all’incremento dei contagi fra i donatori. “Esserlo – ha aggiunto citando una frase del presidente nazionale dell’Avis – significa essere portatori di uno stile di vita sano e corretto e quindi diventa importante vaccinarsi, rispettare le regole di igiene e distanziamento. Solo così, non ammalandoci, possiamo garantire con il nostro dono la continuità di tutte quelle terapie che prevedono la somministrazione di trasfusioni o l’assunzione di farmaci emoderivati”.
L’Avis di Montevarchi ha una lunga storia alle spalle. E’ nata nel 1951 e lo scorso anno ha festeggiato i 70 anni di vita. In quegli anni un piccolo gruppo di pionieri, 21 persone, decisero di affrontare in modo diretto e propositivo un argomento all’epoca circondato da non pochi pregiudizi: la donazione del sangue. L’argomento ancora suscitava arcaiche paure nell’immaginario di una vasta fascia della popolazione, ma era una pratica già studiata e consolidata a livello medico-scientifico Poi, con il passare del tempo, i componenti il consiglio dell’Avis iniziarono a far breccia nel cuore dei concittadini, riuscendo a trasmettere i valori racchiusi in quello che è stato, è e rimane un grande gesto di solidarietà. All’inizio degli anni novanta fu inaugurato il monumento ai donatori del sangue realizzato dallo scultore valdarnese Remo Gardeschi, che ancora oggi è collocato nella piazza antistante la stazione ferroviaria. A dicembre è stato infine nominato il nuovo consiglio direttivo del Gruppo Sportivo dell’associazione, che opererà nel periodo post emergenza Covid.